Grazie, Luogotenente Antonio Rossi!

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Tanta gratitudine, affetto, stima e anche commozione: sono i sentimenti che hanno caratterizzato la cerimonia di conferimento del riconoscimento per l'attività svolta in questi...

Data:

31 ottobre 2020

Grazie, Luogotenente Antonio Rossi!
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Tanta gratitudine, affetto, stima e anche commozione: sono i sentimenti che hanno caratterizzato la cerimonia di conferimento del riconoscimento per l'attività svolta in questi anni per la sicurezza della città al Maresciallo Luogotenente Antonio Rossi, comandante della Stazione Carabinieri di Castel San Pietro Terme che da domani sarà in congedo.

Accolto nella sala del Consiglio Comunale dal sindaco Fausto Tinti e dal presidente del Consiglio Comunale insieme al colonnello Pierluigi Solazzo, comandante provinciale dei Carabinieri e al capitano Andrea Oxilia, comandante della Compagnia di Imola.

Presenti in sala il vicesindaco Andrea Bondi e gli assessori comunali Giuliano Giordani e Barbara Mezzetti, il presidente del Consiglio comunale Tomas Cenni e i capigruppo consiliari Francesca Marchetti, Luca Morini, Elisa Maurizzi e Claudio Franzoni, la moglie Maria Antonietta e il figlio Vincenzo del Luogotenente Rossi (mancava la figlia Carolina che si trova all'estero), il Comandante della Polizia Locale Leonardo Marocchi insieme ai precedenti comandanti Stefano Bolognesi e Antonio Bucci, e il presidente della sezione castellana dell'Associazione Nazionale Carabinieri Vito Lazazzera.

«Il Luogotenente Rossi è sempre stato per la nostra città un punto di riferimento straordinario, e non solo per la sicurezza e l'ordine pubblico, si è conquistato l'affetto e la stima di tutti – ha sottolineato il sindaco Fausto Tinti -. E' sempre stato vicino ai sindaci, li ha sostenuti, capiti, incoraggiati, dando sempre la piena disponibilità anche al di fuori dell'orario di lavoro, lavorando in sinergia con la Polizia Locale. Dopo 21 anni di servizio, da domani, giorno del suo compleanno, va in congedo, conclude una brillante e intensa carriera professionale, una vita dedicata all'Arma, con tante soddisfazioni e importanti riconoscimenti. Lo attende una seconda giovinezza, con tanto tempo libero da impiegare nell'Associazione Nazionale Carabinieri…, libero da responsabilità, da impegni e orari di lavoro, ma non dal vincolo di amore per Castel San Pietro Terme. Spiace che la necessaria cautela per evitare il contagio abbia impedito la partecipazione della cittadinanza a questa cerimonia per esprimere tutto il suo affetto al Luogotenente Antonio Rossi».

«Sono affezionato al Luogotenente Rossi come  uomo e come comandante, sin da quando è arrivato – ha ricordato il colonnello Pierluigi Solazzo -. Nel '99 l'ho accolto io, quando ero un giovane capitano della Compagnia di Imola. Era un momento in cui accadevano fatti che incidevano sul senso di sicurezza della cittadinanza di Castel San Pietro Terme e mi serviva un uomo all'altezza, un uomo come lui che aveva un bagaglio di esperienza di tutto rispetto, con anni di lotta alla camorra in Campania. Lui era preoccupato, con la modestia che lo ha sempre contraddistinto, perché non era mai stato comandante, ma l'ho rassicurato che non sarebbe mai stato solo e che sarebbe andato tutto bene. E così è stato, da subito, la Stazione è rifiorita, è diventato un reparto di eccellenza. E' uno dei miei migliori collaboratori, ne ho incontrati tanti di bravi e generosi, ma pochissimi come lui. La nostra è una missione che impegna 24 ore al giorno, anche la notte, e inevitabilmente anche i nostri familiari diventano carabinieri. Ringrazio la signora Maria Antonietta che ha supportato e sopportato suo marito… Questa comunità merita il meglio, è una comunità operosa, con un senso civico altissimo e cercheremo di mantenere alta l'attenzione dell'Arma».

«Aver avuto l'ausilio di Rossi è stato per me motivo di grande serenità d'animo – ha affermato il capitano Andrea Oxilia -. E' già stato tracciato il quadro della sua bravura e voglio ricordare un'immagine di lui che rimarrà per sempre impressa a me e ai suoi uomini. Nel periodo pressante dei primi giorni di lockdown, una sera di marzo mi trovavo a ispezionare i servizi sulla via Emilia alle 2,30 di notte, con una temperatura di  -5°, e ho visto il comandante della Stazione Antonio Rossi in piedi con il mitra a tracolla, lui un uomo della classe 1955, pronto alla tutela dei cittadini, e a dare l'esempio ai suoi uomini. E' un esempio anche per i suoi superiori, così come per i suoi figli, e lo sarà anche nel prosieguo della sua vita».

«Per me questo è un momento importante che segna la conclusione di 21 anni nell'incarico di luogotenente comandante dell'attività di servizio nell'Arma dei Carabinieri, iniziata il 6 ottobre 1999, per iniziare una nuova fase della mia vita – ha detto con voce commossa, il luogotenente Antonio Rossi dopo aver ringraziato tutti i presenti -. 21 anni che ho vissuto con entusiasmo e con la determinazione di fare ogni cosa al meglio delle mie possibilità e rendere il miglior servizio all'Arma e alla città di Castel San Pietro Terme. Questo Comune è stato per me fin da subito un luogo familiare, dove mi sono trovato bene e mi sono sentito accolto, stimato e valorizzato. Così è stato anche negli altri precedenti incarichi nell'Arma. In questi anni sono accadute molte cose, ho intrapreso molte iniziative e assunto molte decisioni e ogni volta ho sempre posto al centro la persona che avevo davanti a me, la castellana e il castellano da proteggere e rassicurare. Di qui il rafforzamento dei provvedimenti adottati in totale sintonia con i Sindaci e la Polizia Locale, che non hanno mai fatto mancare all'Arma e a me personalmente la totale disponibilità al lavoro sinergico per la sicurezza della città.
La mia è stata una vita professionale intensa ed emozionante, punteggiata di tante soddisfazioni morali, alcuni riconoscimenti, encomi, benemerenze ed onorificenze, ma il segreto della mia esperienza professionale sono la mia famiglia e quelli che mi sono stati vicini: mia moglie Maria Antonietta, i miei due figli Carolina e Vincenzo, i miei collaboratori e superiori e chi a vario titolo mi ha onorato della sua amicizia. E' a loro che va la mia viva e perenne riconoscenza e il mio affetto. Grazie a tutti»

Al termine il sindaco Fausto Tinti gli ha consegnato una targa di riconoscimento e una scultura in terracotta raffigurante il Cassero, simbolo della città, opera dell'artista castellano Gianni Buonfiglioli. Il presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri Vito Lazazzera gli ha consegnato gli alamari dell'Associazione. Infine sono state scattate tante foto ricordo con tutti i presenti.

Ultimo aggiornamento: 03/11/2020, 14:42

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