Mentre si è aperto il cantiere per la riqualificazione dell'intersezione tra le vie Scania e Moro (nella foto), il sindaco di Castel San Pietro Terme Fausto Tinti rassicura la cittadinanza sulla road map per la realizzazione delle altre rotatorie necessarie alla viabilità cittadina. «Capisco la pressione da parte cittadini per le rotonde all'imbocco dell'autostrada A14 e sulla via Emilia attese da tempo, ma – assicura – stiamo lavorando alacremente per reperite tutte le risorse necessarie e nel rispetto delle tempistiche tecniche di un percorso che non può certo essere improvvisato».
«Finalizzare la rotonda Scania-Moro era un obbligo convenzionale – precisa –: eravamo in difetto per i ritardi accumulati ed era prioritario dare una risposta sia agli utenti della strada (automobilisti, ciclisti e pedoni) sia ai cittadini che da tempo attendono di avere l'agibilità delle abitazioni ubicate nell'immediate vicinanze. La gestione di quell'intersezione non esclude, però, la finalizzazione degli altri interventi annunciati dalle linee di mandato e che questa Amministrazione conta di poter completare entro la fine del 2024».
Per quanto riguarda la rotatoria dell'autostrada, Tinti ricorda che «il progetto c'è ed è anche già finanziato». Sono stati inoltre svolti gli incontri propedeutici all'avvio dei lavori con Autostrade e gli Enti coinvolti sono Autostrade per l'Italia, Ministero Infrastrutture e al massimo CMBO in quanto ente proprietario della strada. «Non abbiamo dato il via ai cantieri per la rotonda Scania-Moro perché non faremo, come credono in troppi castellani, quella dell'autostrada. La rotonda dell'A14 ha un altro percorso – rammenta il sindaco –: fino al 2018 la realizzazione doveva essere in capo ad Autostrade; poi, a causa delle incertezze sullo sviluppo dell'ampliamento della quarta corsia e delle altre controversie che hanno riguardato la società, prima fra tutti il crollo del ponte di Genova, il Comune di Castel San Pietro Terme ha assunto l'importante decisione di realizzarla autonomamente attraverso lo sviluppo del polo logistico San Carlo». L'impegno è stato ribadito nero su bianco lo scorso luglio con la firma dell'accordo di programma sulla green logistica specializzata nell'hub metropolitano San Carlo e che recepisce le indicazioni del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) e del Ptm (Piano territoriale metropolitano) per pianificare e programmare in modo sostenibile il futuro sviluppo industriale e infrastrutturale dei territori di Castel San Pietro Terme e Castel Guelfo. «Il valore dell'intervento, su progetto di Aspi – ribadisce Tinti –, ammonta a 800mila euro. La rotatoria sarà realizzata in convenzione dal Comune di Castel San Pietro Terme che poi chiederà la restituzione dell'importo ad Atlantia. I tempi dipendono dalle tante azioni da mettere in campo; azioni che vanno dagli espropri fino alla redazione della stessa convenzione».
L'incrocio all'imbocco dell'A14
Infine, la rotonda sulla via Emilia: «È di competenza del Comune – chiarisce il sindaco – e abbiamo in mano il progetto definitivo con la soluzione definitiva. Parliamo di un intervento che ha un valore che oscilla fra i 900 mila euro e 1 milione e 300 mila euro». In particolare, l'infrastruttura sarà ubicata all'intersezione fra via Emilia, via Cova e viale Roma, all'ingresso di Castel San Pietro Terme. Eliminerà il semaforo e sarà realizzata con un privato tramite un accordo previsto dal Poc (Piano operativo comunale). I lavori dureranno circa 18 mesi con l'obiettivo di inaugurarla nel maggio 2023.
L'accordo di programma sulla green logistica prevede due ulteriori rotonde sugli Stradelli Guelfi, in via Cartara a Poggio e in via dell'Industria, mentre alla Ca' Bianca 5 sarà costruito un nuovo ingresso sulla rotatoria di Poggio Piccolo e, collegata all'insediamento Ca' Bianca 7 una rotatoria in via San Biagio con verifica statica del relativo ponte, che potrebbe costituire un'eventuale e valida alternativa di sicurezza in caso necessitasse un altro collegamento con l'autostrada.