Il tema della violenza di genere, rimane un tema tristemente attuale.
I numeri di queste terribili settimane ci consegnano l'emergenza di quanto il rispetto di ogni persona e il contrasto di qualsiasi tipo di violenza, abuso e discriminazione rimane una delle sfide più urgenti da affrontare.
Da anni in questo territorio la politica ha provato a cogliere la sfida di progettare insieme azioni concrete a favore delle donne e nella promozione di una cultura di pari opportunità.
Il Tavolo delle dieci assessore alle pari opportunità in questo 2021 ha posto in essere alcune importanti azioni:
1 - seconda edizione di “Scarpe rosse in cammino per il circondario”, un momento di sintesi di tutti gli eventi diffusi nel territorio del Nuovo Circondario Imolese per testimoniare quanto le Istituzioni voglio in maniera netta e chiara ricordare questa giornata
2 - “Accordo per il contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro” nato, su proposta delle organizzazioni sindacali, dal lavoro congiunto del tavolo pari opportunità, del Tavolo Imprese, di Ausl di Imola e Asp Circondario Imolese, delle imprese partecipate . L'obiettivo dell'accordo è di favorire una maggiore consapevolezza del fenomeno all'interno delle organizzazioni e fornire delle indicazioni condivise per prevenire e gestire le casistiche che si presentano.
3 - aumento dei posti di accoglienza in case rifugio e pronta accoglienza all'interno dell'Accordo di ambito metropolitano per la realizzazione di attività ed interventi di accoglienza, ascolto ed ospitalità per donne maltrattate o che hanno subito violenza (da 44 a 64) con una ulteriore spesa del circondario di €10.000; si conferma che, attraverso ASP Circondario Imolese, i Comuni investono oltre 500.000 € per il sostegno a donne vittime di violenza
4 - candidature con successo a Bandi per finanziamenti regionali: partnership ai progetti ideati e realizzati dalle Associazioni PerLeDonne e Trama di terre, da sempre attive sul tema delle pari opportnità, per esprimere la nostra vicinanza nel perseguimento degli obiettivi condivisi ed il nostro sostegno nella loro realizzazione; titolarità del Nuovo Circondario Imolese al progetto ideato da Asp Circondario Imolese con l'obiettivo di supportare l'avvio di attività di imprenditoria femminile sul territorio
5 - posizionamento di etichette nelle panchine e realizzazione mappatura: sempre nell'ottica di fornire uno strumento concreto alle donne come Tavolo pari opportunità abbiamo deciso di installare in tutte le nostre panchine rosse una targhetta con il numero nazionale antiviolenza e con un qr code con cui è possibile scaricare l'opuscolo “Diciamo no” un opuscolo utile che comprende tutti i soggetti a cui è possibile rivolgersi per chiedere aiuto. Divulgheremo anche una mappa di tutte le nostre panchine rosse sul territorio.
6 - commissione CCDPO che sarà presto isituita presso il NCI con la nomina di 21 membri da parte della Giunta del NCI scelti tra i cittadini e le cittadine che avranno presentato la loro autocandidatura per impegnarsi in questo nuovo istituto di partecipazione. In questi giorni stiamo presentando alla cittadinanza le finalità della Commissione e l'opportunità di autocandidarsi con una serie di eventi sul territorio legati a temi specifici, come la parità di genere, la parità generazionale e l'anti-discriminazione. La Commissione sarà infattie di grande supporto nel promuovere l'attuazione in ambito locale dei principi di uguaglianza e parità sociale, economica e culturale e la cultura delle pari opportunità attraverso il confronto partecipato partendo dalla valorizzazione delle differenze e del contrasto agli steriotipi.
7 - investimento di € 40.000,00 dal Bilancio NCI per ristrutturazione 4 alloggi pubblici da destinare a casa rifugio per donne che fuggono da situazioni di violenza
8 - gestione del fondo regionale per il sostegno abitativo e per l'accompagnamento nei percorsi di fuori uscita dalla violenza di genere
9 – “Vigili” in rete - contro la violenza maschile sulle donne: percorso formativo rivolto agli Agenti di Polizia locale per acquisire strumenti utili per il contrasto al maltrattamento familiare e della violenza contro le donne. Il corso si è tenuto a gennaio 2021, ha coinvolto all'incirca 36 vigili ed è stato strutturato su 3 giornate da 4 ore ciascuna, in cui si alternavano gli interventi del Consultorio Familiare, di ASP e dei Centri Anti-Violenza Trama di Terre e PerLeDonne.
I dati relativi alle situazioni di violenza di genere “incontrate” dagli operatori di ASP Circondario Imolese nel 2021
Nel corso dei primi 10 mesi del 2021, ASP Circondario Imolese ha preso in carico ulteriori 28 nuove situazioni di violenza ai danni delle donne.
Nazionalità: n. 17 sono cittadine italiane, 9 sono extracomunitarie e n. 2 sono cittadine comunitarie.
Fascia d'età: quella maggiormente colpita è relativa a donne fra i 30/39 anni (n. 18 casi), a seguire, 4 casi nella fascia 18/29, 4 nella fascia 40/49, un caso nella fascia 50/59, ed un caso ai danni di donne ultra sessantenni.
Donne con figli minori: sono n. 23, vi sono n. 4 situazione di donne senza figli ed una con un figlio maggiorenne.
Totale dei minori coinvolti in episodi di maltrattamento: n. 38
Problematica della Donna: in 17 casi si evidenzia che le donne, al momento della violenza, non presentano alcuna problematica, in 8 casi emerge una problematica di tipo economico, in 3 casi le donne presentano molteplici problematiche (tossicodipendente, etilista, disagio psichico), mentre non ci sono casi di donne che presentano problematiche con la giustizia.
Tipologia di violenza maggiormente dichiarata: in 22 casi è di tipo Fisico tra cui 17 anche Psicologica, in 6 casi solo psicologica.
Durata della violenza n. 9 donne dichiarano di averla subita per un periodo da 0/1 anno, per n. 3 donne si è trattato di un unico episodio, per altre 9 la violenza è in atto da un periodo che varia da 2 a 5 anni, per n. 3 donne la violenza è attiva da oltre 10 anni e per 4 invece il periodo in cui ha subito violenza varia da 6 a 10 anni.
La denuncia: viene sporta da 18 donne, mentre 10 decidono di non denunciare.
Contatti precedenti la segnalazione di condizione di violenza: 10 su 28 hanno dichiarato di aver avuto un contatto singolo: 7 Forze dell'ordine, 2 Centri Antiviolenza, 1 Consultorio, 1 Pronto Soccorso.
4 dichiarano di non aver avuto precedenti contatti con alcun servizio per tale problematica
13 hanno dichiarato di aver avuto molteplici contatti (Forze dell'Ordine, Pronto Soccorso, avvocati, amici, consultorio, tribunale).
Caratteristiche dell'autore della violenza
- Nazionalità In 11 casi si tratta di uomini di nazionalità extra comunitaria, 16 sono di origine italiana, 1 è cittadino comunitario.
- Fascia di età: quella maggiormente rappresentativa é relativa a 40/49 anni (10 casi), a seguire quelle che vanno dai 30/39 anni (5 casi), dai 50/59anni (5 casi) e 18/29 anni (5 casi), infine quella dai 60/69 anni (1 caso).
- Problematiche autore della violenza: in 6 casi l'autore della violenza ha problematiche singole (4 etilista, 2 disagio psichico ed 1 economico), in 15 casi l'autore non presenta problematiche, in 6 casi l'autore presenta problematiche molteplici di tipo psichiche e/o economiche, problematiche con la giustizia, tossicodipendente.
Azioni del Servizio
Gli interventi svolti dal servizio sono quasi sempre di tipo plurimo essendo orientati ad un'analisi complessiva della condizione in cui la donna si trova: in 17 casi gli operatori hanno evidenziato l'esigenza di attivazione di molteplici azioni/intervento: valutazione e/o piano della sicurezza della donna, avvio di un percorso di sostegno specifico sulla violenza, proposta di consulenza psicologica e legale.
8 sono i casi in cui è stato reso necessario solo un intervento:
2 casi in cui è stato avviato solo il percorso di sostegno specifico sulla violenza
1 caso in cui è stata proposta la consulenza psicologica
5 altro (Dipartimento Salute Mentale, Forze dell'ordine)
Sono stati 3 casi in totale in cui non è stato necessario attivare un percorso.
E' stato necessario il collocamento in emergenza in contesto extrafamiliare per n. 9 donne a fronte delle 19 per le quali tale intervento non è stato attivato. In alcuni casi si è potuto fruire dell'accoglienza nelle strutture gestite dai centri antiviolenza nell'ambito dell'accordo metropolitano; in altri casi, a fronte dell'emergenza ed esigenza di protezione immediata, a fronte dell'indisponibilità di posti nelle realtà gestite dai centri antiviolenza, si è fatto ricorso a strutture alberghiere (situazioni gestite da PRIS) con successivo spostamento in altro contesto maggiormente tutelante.
Per 3 situazioni l'accesso al servizio è avvenuto in regime di urgenza tramite il Pronto intervento sociale mentre 25 donne si sono rivolte direttamente ad ASP a conferma del riconoscimento da parte del territorio del ruolo di protezione svolto dal Servizio sociale territoriale.
Accanto agli interventi attivati a protezione delle donne e precedentemente illustrate, vanno inseriti anche quelli previsti e organizzati a tutela dei minori, vittime di violenza assistita, in alcuni casi anche vittime dirette di violenza, per i quali ci si avvale della collaborazione importante del servizio di neuropsichiatria infantile dell'azienda USL.