Riparte il Cineforum dell’Associazione Camminando Insieme organizzato con la collaborazione di Cinema Teatro Jolly e Amnesty International, e il patrocinio del Comune di Castel San Pietro Terme.
Giovedì 30 gennaio alle ore 21 , sarà proiettato a Jolly (in via Matteotti 99) “Goodbye Julia”, film di esordio del regista sudanese Mohamed Kordofani, con presentazione e dibattito con il pubblico (replica lunedì 3 febbraio alle ore 18,30).

«Il film è uscito pochi mesi fa ed ha già avuto risonanza internazionale! – sottolinea Camminando Insieme -. Il film, attraverso la storia di due donne, diverse per classe sociale e religione, offre uno spaccato della complessa situazione del Paese, permettendoci di ampliare la nostra conoscenza della realtà del vecchio, grande continente africano. Come per ogni film del cineforum, sarà possibile avere un coupon per una riduzione del prezzo del biglietto, rivolgendosi all'associazione Camminando Insieme».
Per ulteriori informazioni e richiesta coupon: cell. 347 7925323 (Rossana Ventura)
I successivi due film del Cineforum saranno giovedì 20 febbraio “Leggere Lolita a Teheran” e giovedì 20 marzo “La treccia”, entrambi tratti da omonimi romanzi.
Oltre a questi tre film, l’Associazione Camminando Insieme organizza la proiezione al Jolly di due film/documentari sulla situazione a Gaza.
Il primo, in programma sabato 8 febbraio alle ore 17, è “No other land”, girato tra l’estate del 2019 ed ottobre 2023, quindi prima dell’attacco di Hamas, da un collettivo di quattro registi, due palestinesi e due israeliani e racconta la distruzione della piccola comunità rurale di Masafer Yatta, in Cisgiordania, da parte dell’esercito israeliano.
«L’associazione Camminando insieme – spiegano gli organizzatori -, nel proiettare, con la preziosa collaborazione del cinema Jolly di Castel S. Pietro Terme, questo film ed il successivo documentario “From ground zero” del 15 febbraio (ore 17), cerca di rispondere al bisogno di conoscenza, in presa diretta, di ciò che accade realmente in Palestina e dintorni! Vedere, conoscere e poterne parlare insieme ci può aiutare a vincere il senso di impotenza e smarrimento che ognuno di noi vive di fronte a ciò che sta accadendo a Gaza!».
